Il pendolino è un oggetto intrigante, carico di mistero e magia, è da sempre usato per ricerche particolari. Può essere costruito con i materiali più vari, quali il cristallo, pietre varie, metallo o legno; qualsiasi peso non eccessivo, appeso ad una sottile catenella (composta dello stesso materiale del pendolino stesso) o ad un filo rigorosamente nero e di cotone, può fungere da pendolino, ovviamente tutto rapportato alla sensibilità e predisposizione dell’operatore.
Il miglior materiale risulta essere l’Ottone, perché risulta più semplice da purificare o disimpegnare dalle energie con le quali entra in contatto durante l’uso e non ha fondamentalmente una sua matrice energetica precisa che possa influenzare le risposte. Il peso del pendolino non deve essere troppo leggero per non risultare troppo sensibile, poiché la radioestesia ricorre al pendolino per scoprire informazioni di vario genere che vengono visualizzate attraverso le oscillazioni del pendolino rispetto alla domanda posta. Il pendolino divinatorio è uno strumento di poche parole, che dice solamente: “SI”, “NO”, “NON LO SO”!
Per utilizzare il pendolino, l’operatore ed il suo interlocutore dovranno essere in uno stato di totale tranquillità; la divinazione con il pendolino non dovrà mai superare i venti minuti, e non dovrà mai essere utilizzato su soggetti stanchi, affaticati da periodi di stress o dopo un’intensa attività fisica.
Pendolini sono stati rinvenuti un po’ in tutto il mondo, tra cui anche in Egitto (all’interno di una tomba), in siti archeologici di cultura celtica-druidica, in Cina… perciò il suo uso si perde nei meandri del tempo. La cosa più importante per usare questo strumento così affascinante, riguarda la disposizione interiore, che deve produrre calma, tranquillità, mancanza di aspettative riguardo agli esiti della ricerca (altrimenti le risposte potrebbero essere guidate dai propri sentimenti) e una totale fiducia nelle proprie abilità sensoriali interiori.